Pensa che se solo la metà dei soci ANDI, firmasse “l’uno per l’altro”, avremmo 13 mila firme e più di 900mila euro per sostenere i nostri colleghi nei momenti di emergenza, come già fatto in occasione della prima ondata della pandemia o per istituire borse di studio per gli studenti in Odontoiatria più meritevoli!

In un momento in cui il problema dell’accesso alle cure dentali per i nuovi poveri ha subito una crescita esponenziale, potremmo incrementare e rafforzare i nostri interventi di solidarietà odontoiatrica in Italia, utilizzando sempre più la clinica mobile, realizzata in collaborazione con Croce Rossa Italiana, Rotary e Unilever, o finanziare maggiormente i due ambulatori di Roma e Firenze che assistono migranti, persone senza fissa dimora, italiani che non riescono ad accedere alle cure odontoiatriche. 

E potremmo potenziare le nostre campagne di prevenzione della salute orale, come l’Oral Cancer Day, la Giornata Mondiale della Salute Orale, la campagna d’informazione sulle apnee notturne e continuare sempre più ad entrare nelle scuole per sensibilizzare bambini, insegnanti e genitori sulla centralità dell’igiene orale e delle buone pratiche.

Potremmo, inoltre, ampliare i nostri interventi di cooperazione internazionale, la cui esperienza formativa interessa tantissimo le nuove leve dell’odontoiatria: giovani che pensano che aiutare chi è meno fortunato faccia parte del loro percorso di crescita professionale.

E, infine, potremmo organizzare sempre più momenti formativi, ricchi di relatori di altissimo livello, come già fatto su cancro morale, apnee ostruttive e odontoiatria di genere.

Ci piacerebbe affrontare il tema delle cure ai disabili, ai malati di Alzheimer, agli anziani, dimostrando a tanti colleghi e pazienti il valore dell’impegno a tutto campo di noi dentisti a favore della salute orale.